venerdì 1 febbraio 2013

Prime idee sulla struttura del corto

Il cortometraggio sarà strutturato in tre tempi:

_ Avremo un raduno in campagna all'incirca ambientato negli anni Sessanta, a colori, in cui un anziano narrerà due (o tre ma per ora anche per questioni di tempo propendiamo per due) storie di Masche, le stesse che sentiva raccontare quand'era bambino durante le veglie serali.
Si vuole così rendere l'idea della trasmissione alle nuove generazioni di un folklore passato che non deve andare perduto.
Il raduno diventa il “momento ricorrente” del corto, è come se le due storie che vediamo rappresentate venissero raccontate nel raduno, il raduno inframmezza le due storie, è il leitmotiv del corto.


_La prima storia di Masche, la "Masca innamorata". La macchina da presa torna indietro nel tempo per farci assistere, spettatori, alla vicenda narrata dall'anziano depositario di queste antiche memorie.
Color seppia, effetto "macchina a manovella".


_La seconda storia è una storia di guarigione, i poteri di un misterioso guaritore usati a fin di bene, per sanare  malattie.
Color seppia, effetto "macchina a manovella".


Sarà parlato, vorremmo stare entro i venti minuti e dare importanza alla colonna sonora, musica classica senza canto.
Credo fermamente che la musica possa accompagnare in modo formidabile le immagini e sottolineare la loro forza.

Mi interessa sceneggiare queste storie in modo che la macchina da presa possa portarci là, in quell'epoca, in quella realtà contadina e possa farci vivere ciò che avremmo visto se fossimo stati presenti in quegli anni in cui "parlare di Masche" era sì qualcosa di misterioso e che dava brividi, ma era anche cosa all'ordine del giorno.





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